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Che cos’è l'ATEISMO POSTMATERIALISTICO?




Carlo Tamagnone (1937), partito da un materialismo radicale e riduzionistico, intorno al 1990 è approdato a una rivalutazione esistenziale della sfera dei sentimenti e delle emozioni. La formulazione delle basi teoriche di ciò che oggi il filosofo chiama esistenzialismo ateo postmaterialistico (semplificato in ateismo postmaterialistico), sono comparse in pagine web tra il 1996 e il 1997 come dualismo antropico reale (anche dualismo reale). In esso egli sottolinea il fatto che l’esistenza umana, dal punto di vista intellettuale ed emozionale, percepisce dualisticamente la realtà che lo circonda, in due sfere di esperienze (materiali e aiteriali) solo in parte coniugabili. Egli esemplifica l’irriducibilità delle abmozioni aiteriali nei termini seguenti:

Un andante di Mozart non solo è fatto di suoni (cioè di aria che vibra); un quadro di Goya non solo è fatto di tela e di colori (fibra tessuta, olio di lino e pigmenti); una poesia di Leopardi non solo è fatta di carta e inchiostro (o se letta di suoni registrati). Quel “non solo” è ciò che chiamo aiteria: l’irriducibile alla materia; che “è con essa” ma non “dentro di essa”, bensì “al suo margine”.

Su questa constatazione, negli anni, il filosofo ha elaborato tutta una serie di ricerche e studi collaterali, concernenti principalmente la fisica, la chimica, la biologia, la neurofisiologia, la psicologia e l’antropologia, per verificare la fondatezza della sua visione del mondo. Questa è innanzitutto una contro-metafisica (per lui la metafisica è anti-filosofica), poiché tutto si gioca sul terreno della immanenza, escludendo ogni rinvio a qualche trascendenza. Tamagnone cancella d’un sol colpo l’ontologia “verticale” della teologia cultuale (la religione) e di quella filosofale (la metafisica), e pone la ontologia “orizzontale”. Con essa gli enti reali non “derivano l’uno dall’altro” a cascata fissa, ma “si relazionano” l’uno dall’altro a flusso variabile.

All’inizio degli anni 2000 Tamagnone ha deciso di passare anche alle versioni cartacee e del 2004 è il suo saggio Necessità e libertà, in cui sono già presenti i germi di tutto il suo pensiero posteriore. Egli scriveva nell’incipit della Prefazione:

Questo lavoro si sviluppa attorno ad una proposta che riguarda una lettura di nuovo tipo della realtà che ci riguarda, tanto come individui, quanto come elementi di una specie, nonché di un mondo e di un universo in cui siamo immersi. Su tutti questi temi la scienza contemporanea ci ha fornito una serie di elementi di conoscenza forse non esaustivi e certamente perfettibili, ma che indubbiamente ci permettono una lettura più adeguata del mondo e della vita.

Nelle elaborazioni posteriori Tamagnone ha sempre piĆ¹ approfondito la sua indagine, agganciandola rigorosamente agli orizzonti scientifici, man mano che la ricerca li amplia e li approfondisce. Siamo quindi di fronte a una visione del mondo e dell’esistenza di tipo evolutivo-darwiniano. Nel suo saggio di ontologia fisica Dal nulla al divenire della pluralità del 2009, a proposito dei bosoni, egli includeva già tra essi quello di Higgs, la cui esistenza sarà confermata solo nel 2012.